Urge barchino con immigrati in mezzo al mare!

(di Massimo  De Simoni)

 

Si ripete il tragico rito delle stragi del sabato sera con un intollerabile numero di giovani che lasciano la vita sulle strade; non si fermano i femminicidi, neanche quelli pluriannunciati, come accaduto a Savona; si susseguono le notizie che riguardano bambini che perdono la vita per la scelleratezza di adulti criminali; le organizzazioni malavitose continuano a sparare ed uccidere anche all’interno di quartieri abitati da cittadini inermi; la povertà e il disagio sono ben lungi dall’essere aboliti e si prospettano tagli alla sanità e alla scuola.

 Ma secondo i “governanti” nostrani non ci dobbiamo preoccupare perché a loro dire non sono questi i problemi importanti per il Paese; il solo vero problema è l’invasione dei migranti.

E’ per questo che il governo ha deciso di schierare forze armate e navi militari a difesa dei “sacri confini”, per fronteggiare l’attacco di barchini e gommoni alla deriva; ovviamente sono pronti ad intervenire anche aeronautica, artiglieria pesante e contraerea con le più sofisticate attrezzature; del resto per la Lega e il suo leader, di questi tempi, rumore e polveroni non sono mai troppo grandi se sono utili a coprire venti e spifferi provenienti dalla Russia.

Per il Ministro dell’Interno in questo momento non ci sarebbe nulla di più utile di una nave (meglio ancora se di una ONG) in mezzo al mare con qualche immigrato a bordo; ne basterebbero anche pochi perché quel che conta non è il dato reale, ma quello percepito; quel che conta è poter ricominciare con la retorica dei “porti chiusi” e dell’invasione, con i videomessaggi in rete e con gli slogan sugli “italiani” affinché si rimuovano dal dibattito pubblico le imbarazzanti vicende russe.